Categoria
Dialogo
A cura di
LUISS University Press

Negli ultimi dieci anni, hacker e whistleblower hanno dettato spesso i temi dell'agenda mediatica, per esempio con i casi di WikiLeaks, Edward Snowden e Cambridge Analytica, mostrando il peso politico e sociale della tecnologia. Il giornalismo deve confrontarsi con attori irregolari, come gli hacker, che informano e fanno attivismo, fornendo tecnologie per il reporting di inchiesta e la sicurezza dei giornalisti. Come cambia l'informazione in questo scenario?

 

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro

Ospiti

Philip Di Salvo

Ricercatore all’Istituto di Media e Giornalismo dell’Università della Svizzera italiana (USI), si occupa di denunce di illeciti, giornalismo d’inchiesta, sorveglianza del web e della relazione tra giornalismo e attività di hacking. Insegna giornalismo ai corsi triennali e specialistici dell’USI, dove ha conseguito nel 2018 il dottorato in Scienze della Comunicazione con una dissertazione sull’adozione di piattaforme criptate di denuncia giornalistica. Dal 2018 conduce anche un lettorato alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano.

Anna Masera

Public Editor a La Stampa a Torino (dove è caporedattrice ed è stata già social media editor e web editor dalla fine del 1999) e dal 2016 al 2020 è stata direttrice del Master in Giornalismo all'Università di Torino.

È stata per due anni capo ufficio stampa alla Camera dei deputati, nel 2014 e 2015 in aspettativa da La Stampa, con l'incarico di digitalizzare la comunicazione. È laureata a Yale in storia, con un Master in giornalismo alla Columbia University.