Professore Onorario di Biologia e Scienze Ambientali al Baruch College di New York, è anche Esploratore per National Geographic e Ricercatore Associato in Zoologia degli Invertebrati del Museo Americano di Storia Naturale. I suoi campi di ricerca sono biologia marina, microbiologia, ecologia delle profondità marine, biologia polare, fotosintesi, biofluorescenza, bioluminescenza e comunicazione animale.

Ha conseguito un dottorato in oceanografia biologica al Rutgers University Institute of Marine and Coastal Sciences e lavorato come postdoc alla DIvisione di Biologia e Medicina della Brown University. Le sue squadre di ricerca subacquea hanno scoperto decine di composti biofluorescenti unici nel loro genere, alcuni dei quali sono stati impiegati per sviluppare migliori farmaci antitumorali. 

Come ex guardia forestale tropicale dello Smithsonian Tropical Research Institute, Gruber utilizza veicoli a comando remoto e la robotica soft per studiare coralli, spugne e altre specie delicate di fauna marina. Ha sviluppato una forte passione per l’uso delle tecnologie che consentono di vedere il mondo secondo la prospettiva delle creature marine: il suo gruppo di ricerca ha sviluppato una videocamera a “occhio di squalo”, che ricostruisce il modo in cui gli squali vedono l’ambiente marino. Dirige il Progetto CETI, un'organizzazione no-profit e il Progetto Audacious 2020, che sta adottando l'apprendimento automatico avanzato e la robotica non invasiva per meglio comprendere i capodogli. Nel 2019 ha vinto il Premio della fondazione Lagrange-CRT per la sua ricerca “finalizzata alla conservazione della biodiversità, alla protezione delle risorse e alla salvaguardia degli ecosistemi”.

Sessioni