Installazione, 17,4x31,2x 3, 2016
CONCEPT
L’opera indaga ironicamente la cultura pop attraverso il suo oggetto-feticcio: l’iphone. L’installazione consiste di 4 fotografie scattate con l’iphone, e montate in altrettanti light boxes che ne ricordano in tutto e per tutto la forma ingrandita: Il formato verticale e i bordi arrotondati fanno apparire le immagini come veri e propri iPhone accesi.
Le “quattro morti solitarie” a cui il titolo allude non contengono alcun elemento di narrazione o dramma, ma diventano invece scatti pop di un robot giocattolo, mediante lo scenario artificioso e l’inquadratura dallo schermo dello smartphone: tutto appare come un gioco, una effimera messinscena.
Nella cultura del consumo e delle fotografie usa-e-getta le immagini assumono così il ruolo di ludica finzione.
BIO
Damiano Fasso (Montecchio Maggiore (VI), 1976). Dopo la laurea in Lettere all’Università di Brescia studia lingue e culture dell’Asia e si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Venezia, diplomandosi nel corso di Decorazione. Nei suoi lavori, che usano materiali diversi come il peluche, gli smalti fluorescenti, i veleni e la polvere da sparo, combina una forte dose di ironia con uno sguardo attento sui gruppi e le identità sociali. Vive e lavora tra Treviso e Venezia, principalmente con la pittura, le installazioni e il video.
Le sue opere sono state esposte in molte sedi e pubblicate su diverse testate.