Dalle carte al digitale: la mostra del Barocco piemontese 1937

Partendo dal case study della Mostra del Barocco Piemontese 1937, con cui si vuole raccontare come il progetto, partito dalle carte, sia approdato al digitale, si intende arrivare a riflettere sulle possibili modalità di gestione della conoscenza. Come mettere in relazione, anche in termini di sostenibilità e durabilità, la singola esperienza di ricerca, la gestione dei dati e le nuove opportunità di elaborazione delle informazioni offerte dalla tecnologia?

 

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Rivoluzione digitale e umanesimo

In campo archeologico la rivoluzione digitale ha profondamente trasformato approcci e metodi di lavoro, rischiando di mettere da parte il ruolo degli umanisti e di cambiare per sempre l’esperienza museale. Lo scienziato e l’umanista devono lavorare sempre di più assieme per cercare di dipanare la complessità del mondo contemporaneo, per far sì che il fulcro dell’esperienza di scoperta e di fruizione continui a mettere il primo piano prodotti artistici e documenti archeologici o della storia sociale, con l’aiuto della tecnologia.

 

Una notte al museo. Sono sostenibili i musei virtuali?

Da un paio di decenni i musei, le sale da concerto e le altre istituzioni culturali avevano lavorato alla loro presenza in Rete, ma il lockdown ha accelerato i tempi della “virtualizzazione”: fino a che punto è sostenibile il Museo Online e gratuito? Su questo tema si confrontano Gianluca Cuniberti e Christian Greco.

 

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