"Io canto il corpo elettrico" - Poesia e tecnologia III

III. Vivere con la tecnica

 

Virgilio, da Georgiche, libro IV

Dante, dalla Divina Commedia, Inferno, canto XXI

Giosue Carducci, da Alla stazione in una mattina d’autunno

Eugenio Montale, Addii, fischi nel buio, cenni, tosse

Vittorio Sereni, Una visita in fabbrica

Mario Lodi, Nell’officina

"Io canto il corpo elettrico" - Poesia e tecnologia II

II. Strumenti di guerra

 

Omero, da Iliade, canto XVIII

Ludovico Ariosto, da Orlando furioso, canto IX

Torquato Tasso, da Gerusalemme liberata, canto XI

Giuseppe Ungaretti, In dormiveglia

Clemente Rebora, frammento

 

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"Io canto il corpo elettrico" - Poesia e tecnologia I

I. Gli umani e le tecniche

 

Esiodo, da Le opere e i giorni

Ciro di Pers, L’orologio da rote

Filippo Tommaso Marinetti, All’automobile da corsa

Ada Negri, L’uomo e la macchina

Carlo Porta, Stavan le genti stupide ed intente

 

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La cura dello sguardo

Percorrendo l’Italia nella sua paziente auscultazione del mondo, già da tempo Franco Arminio registra una epidemia in corso: quella di “autismo corale”, che ci vede rinchiusi dietro i nostri piccoli schermi, impegnati in una comunicazione che ha perso ardore e vitalità. Nelle pagine del suo ultimo libro, Arminio offre le sue parole come fiaccole per illuminare il presente e il suo stesso corpo come testimonianza.

Tecnologia e l’umanità giovane/ Technology and the young humankind

Oggi prevale la cultura puramente visiva sottraendoci ai dubbi che stanno alla base dell'arte. Pensiamo al tormentato Faust. Se fosse stato un nostro contemporaneo, avrebbe potuto essere il fisico nucleare Sakharov che dopo il suo contribuito alla creazione della bomba se ne pentì. Ciò ha provocato i suoi gravi dissidi con le autorità ma, secondo Sokurov, ha cambiato poco sul campo etico. Come vede l'autore del film "Faust" la questione della responsabilità morale delle tecnologie?

 

Le parole di un secolo

Un secolo ingombrante, il Novecento, profondamente ideologico, intriso di spinte futuristiche e innovazioni tecnologiche ma anche di ripensamenti sull'individuo e la collettività. Comprenderlo vuol dire trovare strumenti per non perdersi nel presente. E quali chiavi d'accesso migliori delle parole si possono trovare per smontarlo nei suoi significati e conseguenze? Stefano Massini guida un viaggio lessicale nella letteratura del Novecento, perché la lingua cristallizza movimenti e visioni. Perché leggere le parole significa leggere il tempo.

 

Scienza, prodigi e immortalità. La trascendenza dell'essere umano nei manga

Attraverso la raffigurazione dell’androide e della sua dimensione cronologica nell’immaginario pop giapponese traspare come gli eroi nipponici - e i loro creatori - vivano da sempre il contrasto tra volontà di trascendere la propria umanità e il suo recupero all'interno del mondo della vita. Dagli eroi post atomici come Astroboy e Mazinga, fino a quelli di oggi, passando da opere visionarie come Akira e Ghost in the Shell.

 

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Johnny Mnemonic. Corpi umani e ibridazioni tecnologiche

A partire dagli anni ’80, il cyberpunk ha prefigurato, collocandolo all’inizio del XXI secolo, un futuro nel quale l’essere umano avrebbe ampliato le proprie possibilità integrando dentro di sé microchip e protesi bioniche. L’inizio del XXI secolo è giunto e quelle previsioni non si sono avverate. Ma è proprio così? Lo smartphone e i wearable device non assomigliano alle “estensioni neurali” del cyberpunk?

 

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La scienza bambina

In occasione della riedizione del “Furor Mathematicus” dell'intellettuale e ingegnere lucano Leonardo Sinisgalli, un approfondimento sulla commistione sul rapporto tra letteratura e una civiltà delle macchine che si ha ispirato generi e scritti non solo politici e militanti o orientati a utopia/distopia, ma anche più propriamente poetici, dall'immaginario trasversale.

 

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