Rivoluzione digitale e umanesimo

In campo archeologico la rivoluzione digitale ha profondamente trasformato approcci e metodi di lavoro, rischiando di mettere da parte il ruolo degli umanisti e di cambiare per sempre l’esperienza museale. Lo scienziato e l’umanista devono lavorare sempre di più assieme per cercare di dipanare la complessità del mondo contemporaneo, per far sì che il fulcro dell’esperienza di scoperta e di fruizione continui a mettere il primo piano prodotti artistici e documenti archeologici o della storia sociale, con l’aiuto della tecnologia.

 

Archeologia digitale per la valorizzazione del patrimonio culturale

La conferenza declina «mutazioni» nel campo dei Beni Culturali ricercando il ruolo delle tecnologie nelle strategie design oriented per la conservazione, comunicazione e valorizzazione di tale patrimonio. Tra i progetti: DAPO - Digital Archaeology Project of Oplontis - sviluppato da un team dell’Alta Scuola Politecnica tra Politecnico di Torino e Politecnico di Milano, incentrato sulla valorizzazione del sito di Oplontis a Torre Annunziata grazie alla progettazione di un'innovativa esperienza di visita.