Next Generation EU e il Recovery Fund: innovazione, riforme e le sfide per l'Italia

Con Next Generation EU e il Recovery and Resilience Facility, l’UE ha adottato, per affrontare le conseguenze socioeconomiche della pandemia, misure di una scala mai vista. Innovazione, sostenibilità, trasformazione verde e digitale giocano un ruolo cruciale negli investimenti pubblici e riforme che ciascuno stato membro dovrà introdurre. Che cosa significa tutto questo per l’integrazione europea? Che cosa deve fare (e non fare) l’Italia per sfruttare questa straordinaria opportunità di modernizzare la sua amministrazione e le sue politiche pubbliche?

 

L’epoca delle passioni condivise. La rivoluzione digitale tra memoria e oblio

I social network sono giganteschi archivi digitali, una via di mezzo tra “autobiografie culturali collettive” (K. Goldismith) ed “enciclopedie dei morti” (D. Kiš). Una quantità incalcolabile di dati che ha generato un’epidemia di ricordi, sepolti nella memoria ma sempre pronti a essere rievocati. Tra mind-uploading e transumanesimo, le conseguenze si riflettono sul presente e sul futuro degli umani, destinati a diventare esseri in grado di ricordare tutto.

 

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Tecnologie digitali e controllo della pandemia

La pandemia Covid-19 è una crisi complessa, che ha esposto i limiti dei nostri sistemi di risposta e ha stimolato il dialogo su dati e ruolo delle tecnologie digitali. Il tracciamento dei contatti ha illustrato la complessità degli interventi di protezione della salute pubblica, implementati attraverso dispositivi digitali personali, all'interno di un ecosistema controllato da compagnie private. Occorre esplorare le sfide all'intersezione fra salute pubblica e protezione dei dati, riflettendo su regolazione e governance, e offrendo spunti per la gestione di future crisi.

Una notte al museo. Sono sostenibili i musei virtuali?

Da un paio di decenni i musei, le sale da concerto e le altre istituzioni culturali avevano lavorato alla loro presenza in Rete, ma il lockdown ha accelerato i tempi della “virtualizzazione”: fino a che punto è sostenibile il Museo Online e gratuito? Su questo tema si confrontano Gianluca Cuniberti e Christian Greco.

 

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Schermo sarà lei. Non più protagonisti, ma parte del teatro

Piuttosto che verso la fine degli schermi, la rivoluzione digitale sembra essersi avviata verso l’impiego dei nostri organi corporei come “quasi-protesi” di vari dispositivi digitali connessi. Per quel che riguarda i dispositivi centrati sulla visione, è inevitabile suggerire che i nostri organi possano diventare temporaneamente essi stessi degli schermi. Provocando così inevitabilmente ulteriori destabilizzanti mutazioni nel nostro modo di stare al mondo.

 

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Per il "Resto del mondo" clicca qui / Click here for 'The rest of the world'

Quando scorriamo le notizie o facciamo acquisti online, una grossa percentuale della popolazione viene ridotta a una singola, conveniente categoria: “Resto del Rondo”. Quando questo approccio del “Resto del Mondo” definisce la progettazione e l’uso di strumenti, tecnologie, interventi che influenzano il discorso, lo stare insieme, la mobilità, l’accesso e molto altro, dobbiamo fare attenzione. Come possiamo pensare l’inclusione, la rappresentazione e le influenze globali in un mondo sempre più mediato dalla tecnologia.

 

Pandemia, cultura della sorveglianza e "data justice" / Pandemic, surveillance culture and data justice

Il Covid condiziona ogni aspetto della nostra vita. Il contenimento della pandemia comporta l’uso di strumenti di sorveglianza visibili come droni e dispositivi indossabili, e meno visibili, come i sistemi di archiviazione dati del servizio sanitario. Si tratta di soluzioni tecnologiche comuni e poco invasive, che tuttavia generano effetti e livelli di comprensione diversi. Le culture della sorveglianza sono un flusso in movimento, e la "legittimità" è un obiettivo raggiungibile.

 

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Archeologia digitale per la valorizzazione del patrimonio culturale

La conferenza declina «mutazioni» nel campo dei Beni Culturali ricercando il ruolo delle tecnologie nelle strategie design oriented per la conservazione, comunicazione e valorizzazione di tale patrimonio. Tra i progetti: DAPO - Digital Archaeology Project of Oplontis - sviluppato da un team dell’Alta Scuola Politecnica tra Politecnico di Torino e Politecnico di Milano, incentrato sulla valorizzazione del sito di Oplontis a Torre Annunziata grazie alla progettazione di un'innovativa esperienza di visita.

 

Sviluppo sostenibile nell’era digitale / Sustainable development in the digital age

La principale sfida di oggi consiste nel raggiungere uno sviluppo sostenibile combinando prosperità, giustizia sociale e tutela dell’ambiente. L’attuale sistema tecnologico e socio-economico va rivisto per superare le crescenti diseguaglianze di reddito e benessere, oltre alle frequenti crisi ambientali, come la drammatica pandemia di Covid. Le nuove tecnologie digitali ci offrono strumenti per rispettare gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli accordi sul clima di Parigi. 

 

Salute e big data / Health and big data

Le tecnologie digitali abilitate dai "big data", dai modelli matematici predittivi e dall'intelligenza artificiale stanno rivoluzionando il modo in cui pensiamo alla salute, sia individuale che pubblica. Tre pionieri del campo discuteranno di opportunità e sfide all'intersezione fra scienza dei dati, tecnologie digitali e salute pubblica, in una discussione organizzata dall’Università di Torino.

 

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