Categoria
Dialogo

Mutazioni è quasi un sinonimo di tempo o di temporalità, e nello stesso tempo espressione di misure. Nelle scuole politecniche non siamo più abituati a ragionare su queste due parole. Soprattutto l'eccesso di “banalità” che percorre il sintagma “magico”, trasferimento tecnologico, fa sì le mutazioni abbiano con il tempo un rapporto quasi “volgare”. Una cultura costruita per prevenire mutamenti, ci mette sempre più  duramente davanti a categorie concettuali che si rivelano quasi primitive, perché il mutamento è in primo luogo un mutamento nel tempo. Storia e tecnologia hanno nella critica a un “presentisme” che riduce la storia e la tecnologia a “émouvoir le présent”, un’alleanza obbligata e forse senza alternative.

 

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro
 

Ospiti

Valérie Nègre

Architetto di formazione, ha conseguito un dottorato in storia dell’architettura nel 2002 e un Higher Degree Research nel 2013. Dopo aver insegnato all’École Nationale Supérieure d'Architecture de Paris La Villette, è diventata docente di storia della tecnologia all’università Paris 1 Panthéon-Sorbonne. I suoi attuali campi di ricerca riguardano l’interazione tra architettura, tecnica e società, con un particolare focus sulla craft knowledge e la rappresentazione della tecnologia.

Carlo Olmo

Professore emerito di Storia dell’Architettura al Politecnico di Torino, dove è stato Preside della Facoltà di Architettura.

Laureato in Filosofia e in Lettere Moderne a Torino tra il 1968 e il 1969, ha insegnato all’École des Hautes Études en Sciences Sociales di Parigi, al MIT di Boston e in numerose altre università straniere.

Introduce

Sergio Pace

Nato a Napoli nel 1963, è docente di Storia dell'architettura al Politecnico di Torino, dove coordina il dottorato in Storia e Progetto. I suoi studi spaziano dall'architettura del Settecento ai nodi della cultura architettonica contemporanea.