Categoria
Dibattito

L’ingegnerizzazione dei tessuti umani attraverso la “biofabbricazione”, cioè la stampa 3D di “inchiostri biologici” contenenti cellule, rappresenta il futuro per il trattamento dei casi di insufficienza d'organo. Disporre di tessuti e organi umani ingegnerizzati in laboratorio consentirà lo sviluppo sostenibile di nuove soluzioni terapeutiche, riducendo i costi e i tempi della sperimentazione, per salvaguardare la salute umana.

 

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro

Ospiti

Maurizio Mori

Professore ordinario di bioetica al Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione e Direttore del Master in Bioetica, Pluralismo e Consulenza Etica dell’università di Torino, Presidente della Consulta di Bioetica Onlus, e direttore di Bioetica. Rivista interdisciplinare, che ha fondato nel 1993; coordinatore dal 1985 della sezione Bioetica del centro studi “Politeia” di Milano, e dal 2018 membro del Comitato Nazionale per la Bioetica.

Maurizio Pesce

In forza al Centro Cardiologico Monzino di Milano, un Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico unicamente dedicato alle patologie cardiovascolari, è biologo con esperienza nel campo delle cellule staminali, medicina rigenerativa e ingegnerizzazione cardiovascolare.

Valeria Poli

Laureata in Scienze Biologiche, Professore Ordinario di Biologia Molecolare all’Università degli Studi di Torino e Presidente della Società Italiana di Biofisica e Biologia Molecolare (SIBBM).

Giovanni Vozzi

Ingegnere elettronico con un dottorato in Bioingegneria, è professore ordinario in Bioingegneria presso l’università di Pisa.

Autore di più di 130 articoli su riviste internazionali  e di diversi brevetti, è uno dei membri della directory board della società internazionale di Biofabrication. I suoi interessi di ricerca spaziano dallo sviluppo di nuove tecnologie di micro- e nano-fabbricazione, alla biofabbricazione e alla loro applicazione all’ingegneria biomedica.