Categoria
Dibattito
A cura di
Università degli Studi di Torino

A partire dagli anni ’80, il cyberpunk ha prefigurato, collocandolo all’inizio del XXI secolo, un futuro nel quale l’essere umano avrebbe ampliato le proprie possibilità integrando dentro di sé microchip e protesi bioniche. L’inizio del XXI secolo è giunto e quelle previsioni non si sono avverate. Ma è proprio così? Lo smartphone e i wearable device non assomigliano alle “estensioni neurali” del cyberpunk?

 

È disponibile la registrazione integrale dell'incontro

Ospiti

Riccardo Fassone

Ricercatore al Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Torino. Si occupa di videogiochi, media digitali, cinema e cultura popolare.

Ha scritto due libri - Every Game is an Island, per Bloomsbury, e Cinema e videogiochi, per Carocci - e pubblicato numerosi articoli scientifici e saggi. Il suo ultimo libro, Il videogioco in Italia. Storie, rappresentazioni, contesti, curato con Marco Benoît Carbone, sarà pubblicato da Mimesis alla fine del 2020.

Teresa Limata

Dottoranda di Neuroscienze presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università di Torino. Laureata con lode in Psicologia criminologica e forense con una tesi in filosofia morale riguardante il potenziamento delle capacità cognitive e fisiche in ambito militare, si interessa delle tecniche utilizzate per il miglioramento delle abilità umane. In questo ambito, è autrice di una rassegna pubblicata sul Giornale Italiano di Psicologia dal titolo “Il potenziamento umano in ambito civile e militare”.

Alessandro Perissinotto

Nato a Torino nel 1964. Si laurea in Lettere Moderne nel 1992 con una tesi in semiotica sulla figuratività nella fiaba. Nel 1997 consegue il dottorato di ricerca in Teoria e Analisi del testo presso l’Università di Bergamo e pubblica, dall’editore Sellerio, il suo primo romanzo: L’anno che uccisero Rosetta.