Gabriele Pieranunzi violino
Gabriele Mirabassi clarinetto
Andrea Rebaudengo pianoforte
Il Politecnico di Torino presenta
Un programma composito e articolato, tutto orientato sul côté novecentesco che si inaugura con una pagina tra le più fascinose di quelle cameristiche composte dal ‘gigione’ e poliedrico Poulenc: musicista a lungo sottovalutato e invero di incredibile profondità. Poi il virtuosismo abbacinante di una celeberrima pagina ‘di bravura’ dovuta al sommo Ravel dove assonanze balcaniche e stilemi jazzistici convivono in un’ammaliante sintesi. E proprio il jazz d’autore - si sa - è l’universo privilegiato del più giovane Gershwin che il destino baro si portò via nello stesso anno in cui morì Ravel, quando era ancor giovanissimo. Ne ascoltiamo una sorta di antologica in grado di richiamare alla nostra mente in maniera allusiva i celeberrimi lavori sinfonici. Da ultimo ancora un francese, appartenente anch’egli al pari di Poulenc al Gruppo Les Six - e si tratta del pirotecnico Milhaud - che a lungo soggiornò in Brasile assimilandone lo spirito musicale autoctono. E dunque ecco spiegata anche l’interpolazione di una divertente pagina del compositore carioca Egberto Gismonti.
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È disponibile la registrazione integrale del concerto
Violinista. Solista di rango e 1° violino di spalla per chiara fama al Teatro San Carlo di Napoli.
Per il talento precoce e per le non comuni doti naturali di strumentista e di interprete si è imposto presto all’attenzione del pubblico e della critica come uno dei migliori violinisti italiani della sua generazione.
Diplomato in clarinetto nel 1986 presso il Conservatorio "Morlacchi" di Perugia, è autore di musica jazz.
Nato a Pesaro nel 1972, ha studiato pianoforte con Paolo Bordoni, Lazar Berman, Alexander Lonquich, Andrzej Jasinsky e composizione con Danilo Lorenzini.
Ha vinto il primo premio al Concorso Pianistico Internazionale di Pescara nel 1998, il terzo premio al Concorso “Robert Schumann” di Zwickau nel 2000 e al Premio Venezia 1993.