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Installazione digitale, 80 x 14 x 25, 2020

 

CONCEPT

William e Grace sono due androidi, hanno passato la loro vita con gli esseri umani, appreso amore e odio, sono rimasti insieme a loro nei momenti di difficoltà, li hanno consolati, abbracciati e curati. Hanno tenuto compagnia e giocato insieme ai loro bambini. Ora sono vecchi ed è arrivato il momento della pensione.
I circuiti di cui sono composti non sono più solo silicio e viti, hanno preso vita, si sono antropomorfizzati. I codici che li rendono veri ora cercano un modo che li renda umani. L’uomo è il modello, cercano di essere come lui in ogni aspetto, da quello esteriore a quello sentimentale. Ma i robot possono provare sentimenti?
Gli androidi possono amare, odiare, essere felici o depressi? William e Grace hanno capito le emozioni, hanno compreso il concetto dell’amore e ora provano con ogni forza a metterlo in pratica.
Nella società attuale il rapporto uomo-tecnologia è diventato un flusso continuo di dati. Ma come finirà questa relazione? L’essere umano ha sempre avuto un rapporto strumentale con la tecnologia, modellandola a proprio interesse e esigenza. Se dai soli bisogni di sopravvivenza umana ci concentrassimo sulle necessità globali e spaziali, nel rispetto degli altri esseri viventi e forme di pensiero da noi non immaginate, riusciremmo a condurre un’esistenza meno distruttrice. “la ricerca di un linguaggio comune in cui scompaia ogni resistenza al controllo strumentale e ogni eterogeneità possa venire sottoposta al disassemblaggio, al riassemblaggio, all’investimento e allo scambio”.

(Donna Haraway, Manifesto cyborg Donne, tecnologie e biopolitiche del corpo, III edizione, Feltrinelli Editore, Milano 2020, p. 59)

 

BIO

Bertrand|Maffoni|Robiglio (Pinerolo (TO), 1949) Ennio Bertrand, insegna Sistemi Interattivi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino. Le sue installazioni sono spazi interattivi in cui ogni movimento viene amplificato e tradotto in suono, parola o immagine cangiante. Ennio è membro dell’associazione Ars Tecnica, fondata da Piero Gilardi, Claude Faure e Piotr Kowalsky, co-fondatore di Arslab, Art Science and New Media, Torino 1996 e ha contribuito alla nascita di Theremino System. Gianluca Maffoni studia Nuove tecnologie per l’arte. Con Marta Robiglio è formatore presso l’Università Cattolica S.C. di Milano.

Dal 2014 al 2017 è direttore artistico di WAO, collettivo che si occupa di grafica e design artistico. Marta lavora nella galleria d’arte Gagliardi e Domke di Torino. Con Gianluca ha sviluppato l’identità visiva del Museo delle Grigne e del Comune di Esino Lario. gianlucamarta.net) Insieme facciamo progetti artistici e curatoriali, che esplorano il legame tra arte e tecnologia. In particolare studiamo il rapporto diretto che si crea tra l’opera e il pubblico attraverso un’interazione attiva.